Pik-Shuen Fung

ARTICOLO n. 27 / 2022

UN VIDEO DI MIA NONNA CHE BALLA

Traduzione di Camilla Pieretti

Un video di mia nonna che balla

Da qualche anno, filmo e fotografo mia nonna ogni volta che la vedo. Un giorno le ho chiesto se potevo farle un videomentre ballava. Adora danzare, ma non ha mai voluto seguire un corso.

Non parlo inglese, si è giustificata. Non capirei cosa dicono. Ai tempi, tuo nonno ha commentato: Hai sei figli, a che ti serve imparare l’inglese?

Così, preferisce accendere MTV, piazzarsi davanti al televisore ed esercitarsi nel cha cha cha.

Quando le ho chiesto se potevo filmarla ha accettato, a condizione che non le si vedesse la faccia.

Sono brutta, ha detto.

Ho attivato la fotocamera del telefono e lei si è girata, dandomi la schiena. Ha cominciato a contare, battendo i piedi sul pavimento.

D’un tratto, si è fermata.

Mi sono dimenticata tutto, ha detto, uscendo dall’inquadratura.

Stavi andando bene, nonna! Le ho risposto. Pensi di poterlo rifare?

Si è coperta la bocca con entrambe le mani, ridacchiando, è tornata davanti alla fotocamera con un lento strascichio di piedi e si è girata di nuovo di schiena.

Faccio una cosa diversa, però, ha detto. L’ho imparata dalla TV.

È rimasta ferma per qualche istante.

Poi si è messa in punta di piedi, come se avesse indossato un paio di scarpette da ballo. Mormorando piano, ha portato le mani vicine al petto e sollevato i gomiti verso l’alto.

Ha cominciato a librarsi per la stanza in piccoli cerchi.

Aveva le piante dei piedi pallide e fessurate, i pantaloni del pigiama tutti storti, che ondeggiavano seguendo i suoi movimenti.

Ho stretto forte il telefono.

Con i gomiti in precario equilibrio sulle ginocchia, ho affondato i talloni nel divano, trattenendo il fiato.

Lei continuava a danzare.

Potrebbe aver detto qualcosa, ma l’ho scordato.

Ricordo solo che, di tanto in tanto, quando si girava, scorgevo sul suo visto tondo un’espressione raggiante, gli occhi socchiusi come due mezzelune.

L’oceano

Alla fine dell’anno, io e mamma siamo andate da una chiromante.

Ho detto: La nonna ha chiesto che le sue ceneri vengano sparse nell’oceano quando non ci sarà più.

Ma fa freddo! Ha detto la chiromante, senza neanche guardare le carte. Ditele che nell’oceano fa troppo freddo.

Oh, non ci ascolterà, ha risposto mamma. Dice che da morta vuole essere libera.

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