ARTICOLO n. 97 / 2023

BUFFALO BILL ALLE VARESINE

Pubblichiamo un’anticipazione dall’ultimo numero della rivista Città Milano che sarà presentato il 12 dicembre 2023 al Teatro Franco Parenti di Milano (ore 18:00). Ringraziamo Città Milano per la disponibilità.

Il Luna Park Le Varesine è stato per anni un vanto per Milano, considerato il più pericoloso al mondo, sia per scarsa manutenzione ruota panoramica, sia per personale non qualificato e pregiudicato che gestiva giostre molto complesse. Negli ultimi anni venne annesso un obitorio, molto dignitoso e composto come arredi. Troppe erano ormai le vittime di questo parco divertimenti.

Alcuni bambini ricattavano i papà: “Se non mi compri il motorino, vado alle Varesine e provo tutto…”.

Papà: “Per carità! Le Varesine no! Piuttosto mi incateno davanti al Comune. Anzi faccio prima a comprarti il motorino. Meglio che ti ammazzi con quello piuttosto che precipitare da 50 metri su un cestello della ruota panoramica”.

Figlio: “Papà, non esageriamo”.

Papà: “Ma sono stato ancora cauto, alle Varesine i bambini che non vengono catapultati dentro il balcone di una donna anziana, spariscono e vengono venduti a bande di Rom che ormai hanno in mano la zona”.

Figlio: “Fanno combattere anche i cani?”

Papà: “Certo, in più bruciano i copertoni dei trattori ciulati nelle cascine di Abbiategrasso e fanno la nube di diossina”.

Nel 1982 ero già adulto e un pomeriggio andai alle Varesine. Subito all’entrata mi imbattei in una sparatoria mai vista a Milano. Due bande di nomadi che si contendevano il controllo dei biglietti dove si esibiva “L’Uomo – Basamento Enel”, un grande obeso arabo di 496 chilogrammi. Era dentro un tendone da circo. Gentilmente sono entrato. Quando è uscito mi sono spaventato. Dall’emozione sono scappato fuori dal tendone. Ma dei buttafuori sinti mi hanno cortesemente fatto rientrare. La bestia si buttava per terra, piangeva e si faceva compatire. Mentre alcuni inservienti gli passavano dei secchi pieni di prodotti gastronomici dell’Appennino Tosco-emiliano (salumi). Uno del pubblico a quel punto è sceso in pista e lo ha accoltellato. È morto poco dopo.

La sera è stato sostituito da un altro grande obeso reclutato alla Bovisa. Infatti come per i cantanti lirici, anche nei baracconi c’è il sostituto pronto. Se il titolare non si sente bene o muore, lo show continua con l’altro. Questo pesava mezza tonnellata, così diceva il manifesto. Sono andato anche allo spettacolo serale: per me non era più di 130 kg. E mi sembrava anche scemo. Forse l’avevano drogato. 

Risultò in seguito che era stato venduto da sua mamma ai giostrai per 25.000 lire. Subito dopo lo spettacolo fu soppresso con un badile dopo averlo attratto in un tranello. Infine venne sbattuto giustamente nell’Olona senza rispetto per i pescatori che in quel momento stavano baciandosi tra loro. Infatti negli ultimi anni le Varesine si distinsero come ritrovo di pederasti. Arrivavano da ogni parte del Nord Italia e facevano le loro vergogne sui vagoncini del trenino quando entrava nel tunnel. Il famoso tunnel delle Varesine, lungo 19 chilometri (non lineari, chiaramente). Entravano decine di trenini al giorno e con il buio in galleria, che durava circa un’ora, furti, palpeggi alle ragazze e oltraggi verbali erano all’ordine del giorno. Nel buio sentivi esclamare: “Sindaco culattone” oppure “Mi ammazzo per te Monica” e si buttava sotto le ruote del treno. Che non essendo una linea ferroviaria statale, il macchinista non aveva l’obbligo di fermarsi e chiamare il magistrato di turno per rimuovere le povere spoglie.

Oggi il tunnel del trenino esiste ancora. Il tunnel parte da Porta Nuova e termina a Gallaratese dove si congiunge con i treni di linea della ferrovie Nord Milano-Varese. Inevitabili gli scontri tra convogli, non comunicando il macchinista del trenino che si sta immettendo sulla linea Treni d’Italia. Curiosamente nelle collisioni con un treno vero hanno la peggio i passeggeri del trenino scoperto delle Varesine, che deraglia. I rottami scagliati anche a km di distanza (trovate parti del trenino delle Varesine anche a Magenta). Sono considerati delle reliquie e venerati nonostante le autorità ecclesiastiche le abbiano messe al bando come superstizioni e abuso della credulità popolare.

Recentemente è stato battuto all’asta uno sportello di un vagoncino di un trenino delle Varesine, coinvolto nel sinistro ferroviario più importante della nostra storia. Bene, l’anonimo acquirente se l’è aggiudicato per 56.000 euro. Mentre il locomotore del trenino è al Museo della Scienza e della Tecnologia. L’Amministrazione del civico museo ha rifiutato un’offerta del MoMa di New York di 16 milioni di euro.

Per quanto riguarda la prostituzione le Varesine non si facevano mancare niente. Tanto che in un Consiglio Comunale ci fu la proposta di trasformare le Varesine in un quartiere a luci rosse sull’esempio di Amsterdam. Un altro episodio che mi piace ricordare: quando venne giù il Circo di Buffalo Bill con mandrie al seguito. Buffalo Bill era molto anziano. Parliamo del 1950. Venne abbattuto da un colpo di fucile sparato dalla Torre Velasca mentre faceva il suo numero. È sepolto al cimitero di Lambrate. Sotto il falso nome di Luca Rivosi. Nonostante queste precauzioni la salma è stata trafugata dai suoi estimatori. Si pensa sia finita all’estero, nel giardino di qualche mafioso georgiano. Il Governo italiano ha fatto ufficiale domanda per restituzione salma ma il Governo di Tbilisi non ha mai risposto. Il console georgiano di Milano ha escluso nel modo più categorico che le spoglie di Buffalo Bill si trovino nel territorio dell’ex-Stato sovietico. Per me ha ragione. Sono nel parco di Villa Carlotta a Como, dispiace dirlo.

Ricordiamo infine che il Luna Park Le Varesine non chiudeva mai. Potevi andare alle 4 di mattina sull’autoscontro. Certo non ci trovavi don Luigi Sabbioni (già cappellano militare alla caserma di Legnano): trovavi uno vestito da Elvis che ti chiedeva in sposo. La cerimonia veniva fatta subito dentro un baraccone. Se rifiutavi alla mattina ti trovavano impiccato sotto il Ponte della Ghisolfa. Fascicolo di indagine contro ignoti, chiuso subito dagli inquirenti. Un’altra volta impari ad andare alle Varesine vestito da donna alle quattro del mattino.

ARTICOLO n. 74 / 2024